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Prima di usare il tuo codice POD per cambiare la tariffa della luce, consigliamo un'ultima verifica per risparmiare
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Quando non si ha a disposizione una bolletta ma si ha accesso al contatore, è possibile trovare una parte del codice POD sul contatore. Tutti i modelli dei nuovi contatori della luce installati sono elettronici. E' sufficiente premere l'unico tasto immediatamente visibile, in alto a destra del contatore, per ricavare diverse informazioni. Ad ogni pressione del tasto sul contatore sarà visualizzata l'informazione successiva fino a tornare a quella iniziale. Una di queste informazioni è fondamentale per calcolare il codice POD a partire dal contatore. Si tratta del Numero Cliente, una serie di numeri da non confondere assolutamente con il Numero Cliente che troviamo in bolletta. Occorre segnarsi questo numero, per la proocedura di calcolo del codice POD sul contatore. Il Numero Cliente utile al calcolo del POD è composto da 8 caratteri numerici. In alcuni casi i caratteri numerici sono 9. In questi particolari casi esiste un numero aggiuntivo opzionale al termine del codice, la chiave di controllo.
Per ottenere il codice POD sul contatore è assolutamente necessario procurarsi il Numero Cliente direttamente dal contatore. Ogni altro codice recuperato da documenti vari di fatturazione con il proprio fornitore della luce non corrisponderà.
Per calcolare il POD devi avere il tuo Numero Cliente e il CAP dell'abitazione dove è presente il tuo contatore. Per completare la procedura di calcolo del codice POD sul contatore, inserisci i dati su questa pagina.
Lo strumento si occuperà automaticamente di fornirti il codice completo e una sua successiva verifica.
Ricorda che è bene verificare le ultimissime offerte del mercato energia prima di aderire velocemente a una tariffa. I fornitori e le offerte sono tantissime e un comparatore di tariffe energia ti sarà molto utile.
All’interno di un condominio ci sono vari oggetti per identificare in maniera univoca gli inquilini che vi abitano. C’è il citofono, la cassetta della posta, il campanello e il contatore della luce. Tutti elementi facilmente identificabili ma in un condominio medio-grande come si può capire qual è il proprio contatore della luce? In questa guida lo scopriamo insieme.
Che cos’è il POD?
Il POD, acronimo d’origine inglese, il Point of Delivery è il Punto di Prelievo dell’Elettricità un codice univoco che viene assegnato dal fornitore di energia elettrica al momento dell’allacciamento e rappresenta il punto esatto dove l’energia viene prelevata dall’utente.
A che cosa serve il POD?
Tale codice risulta fondamentale per segnalare eventuali guasti, riconoscere il proprio contatore, attivare l’utenza, effettuare un subentro, una voltura o, all’occorrenza, come codice di migrazione per cambiare fornitore.
Dove si trova il POD?
Il POD è riportato su ogni bolletta mentre sul contatore Enel viene riportato sotto la dicitura “codice cliente” (oppure “numero cliente” nei contatori elettronici di prima generazione) – da non confondere in alcun modo col codice dell’utenza, una serie di valori numerici anch’essi riportati tra i dati in fattura.
Inoltre, è importante notare che il POD è totalmente diverso dal codice matricola del
contatore che, invece, identifica, sempre in maniera univoca, il dispositivo elettronico e non in alcun modo l’utenza finale.
Sia sui contatori elettronici di prima che di seconda generazione, quest’ultimi sotto l’etichetta della nuova e-distribuzione, per reperire il POD bisogna premere due volte il pulsante a destra del display.
Verrà dapprima mostrato il testo “Codice cliente” e successivamente le 9 cifre, che a tutti gli effetti compongono il POD.
E’ sufficiente comunicare tali cifre per richiedere una voltura o un subentro.
Com’è formato il POD?
Il codice POD, in Italia, comincia sempre con la sigla nazionale IT ed è seguito da 14 o 15 caratteri, nel dettaglio: tre cifre identificano il distributore locale, la lettera E stabilità dall’Autorità e infine un codice numerico che identifica in maniera univoca il punto di prelievo dell’elettricità. Sul contatore Enel – ma anche nel caso in cui dovreste segnalare un guasto – il codice POD, riporta solamente le ultime cifre.
Esempio POD:
IT001E12345678
Il codice univoco
Nel campo dei database una chiave primaria identifica un campo che può assumere solamente valori univoci, non accetta duplicati.
Le utenze dispongono sempre di un campo
univoco, il cosiddetto codice cliente, al quale si può aggiunge il codice POD ampiamente descritto sopra nonché un’eventuale codice migratorio.
Tutti i cittadini vengono identificati tramite codici univoci, il più importante è il codice fiscale, poi ci sono gli id legati ai documenti d’identità, quali: patente, passaporto e carta d’identità.
Studenti e soldati vengono identificati tramite matricola e anche quando, banalmente, ci associamo
a un club veniamo identificati in maniera univoca.
Il codice univoco è legato anche ai prodotti, come ad esempio: l’isbn dei libri, i codici a barre dei prodotti, il codice ICCID della sim, il numero di smartcard e il codice imei dei prodotti elettronici.
A livello virtuale, inoltre, possiamo avere anche id fissi come una stampante collegata a una rete locale o id temporanei è il caso degli OTP
inviati via sms o tramite notifiche push-up, l’indirizzo IP di un computer connesso a internet.
Insomma, praticamente ovunque ci sarà un codice univoco – denominato in vari modi – che ci identificherà in maniera assoluta!