In cosa si trova la vitamina d

Basta esporsi al sole per fare il pieno di vitamina D, una sostanza indispensabile per il buon funzionamento di ossa, cuore e sistema immunitario.

La vitamina D è un importante molecola liposolubile che si accumula naturalmente nel fegato e viene rilasciata nell’organismo per garantire una buona salute delle ossa e per rinforzare il sistema immunitario.

A cosa serve la vitamina D

La funzione principale e più nota della vitamina D è quella di mantenere in salute l’apparato scheletrico. Questo accade perché la vitamina D favorisce il processo di mineralizzazione dell'osso stimolando l’assorbimento di calcio e fosforo, in modo da renderle sane e forti contro osteoporosi e fratture.

Ma non solo: la vitamina D svolge un ruolo fondamentale anche nel funzionamento di muscoli, cuore, cervello e aiuta a contrastare le infezioni, infatti:

  • agevola la funzione muscolare stimolando la produzione di proteine e il trasporto del calcio, essenziale nella contrazione dei muscoli;
  • rende fluida la circolazione sanguigna riducendo il rischio di patologie cardiovascolari;
  • favorisce lo sviluppo del cervello proteggendo le funzioni cognitive da malattie neurovegetative come l’Alzheimer o il Parkinson;
  • aiuta il sistema immunitario a ridurre le infiammazioni e combattere le infezioni.

Dove si trova la vitamina D

Fonte principale della vitamina D è la luce solare. Si calcola che l’80-90% di vitamina D sia prodotta dall’organismo nella pelle dopo l'esposizione ai raggi UVB: le radiazioni ultraviolette, infatti, riescono a trasformare un grasso presente nella pelle (simile al colesterolo) in vitamina D3 che passa nel sangue fino ad arrivare al fegato, dove resterà in deposito e attivata in piccole quantità solamente al bisogno.

Quindi, una persona sana, e senza particolari fattori di rischio, riuscirà a produrre quantità sufficienti di vitamina D grazie all’esposizione diretta ai raggi solari.

Il restante 10-20% del fabbisogno giornaliero di vitamina D proviene invece dall'alimentazione, ed in particolare da una dieta ricca di:

  • pesce grasso, come salmone, aringa, sgombro
  • olio di fegato di merluzzo
  • fegato di maiale e vitello
  • tuorli d'uovo
  • funghi
  • latte o cereali da colazione (arricchiti a livello industriale).

Qual è la correlazione tra vitamina D e Covid

Sono sempre più numerosi gli studi presenti nella letteratura scientifica riguardanti trattamenti terapeutici e di prevenzione contro il Covid-19, tra questi ha ricevuto grande attenzione la vitamina D per la sua capacità di rafforzare il sistema immunitario e combattere virus e batteri.

In particolare, alcune ricerche si sono concentrate sul possibile vantaggio derivante dall’integrazione di un supplemento di vitamina D nella prevenzione e nel trattamento della infezione da SARS-CoV-2e, sebbene siano state formulate varie ipotesi, non è risultata al momento una prassi terapeutica validata.

Altre evidenze invece hanno riscontrato una correlazione significativa tra bassi livelli di vitamina D e pazienti con Covid-19 moderato/grave. Quindi uno studio ha valutato l’effetto di somministrare una singola alta dose di vitamina D3 sulla durata di degenza dei pazienti ospedalizzati: il risultato non ha ridotto significativamente la durata della degenza ospedaliera rispetto al trattamento con placebo, né i decessi e gli ingressi in terapia intensiva.

In conclusione, dunque, gli esperti dichiarano che assumere un po’ di vitamina D alle dosi permesse per un integratore può essere utile, ma non terapeutico. È consigliato quindi di parlare con un medico prima di intraprendere cure fai da te, inutili e talvolta pericolose.

Molti di noi avranno sicuramente sentito parlare della vitamina D e della sua importanza, ma non tutti ne conoscono le caratteristiche principali e non è sempre facile sapere come avere un apporto sufficiente di questo nutriente.

Innanzitutto è bene ricordare che si tratta di una vitamina liposolubile che si presenta sotto forme differenti, tra cui le più importanti sono:

  • La forma D2, ergocalciferolo, di derivazione totalmente vegetale
  • La forma D3, colecalciferolo, proveniente principalmente dal colesterolo (da fonte quindi animale).

Che provenga da una fonte alimentare, da un integratore, o dalla lunga esposizione al sole (vi è infatti un legame stretto tra la sintesi di Vitamina D e sole), all’interno dell’organismo, la vitamina D ha bisogno di essere trasformata nella sua forma biologicamente attiva: l’1,25-diidrossicolecalciferolo, dalle molteplici funzioni:

  • Mantenere lo stato di salute delle ossa e della loro corretta mineralizzazione,
  • Mantenere i giusti livelli di fosforo e di calcio nel sangue,
  • Sostenere la corretta funzione muscolare,
  • Sostenere il funzionamento del sistema immunitario.

Ecco perché, soprattutto nella stagione invernale, il giusto apporto di vitamina D si dimostra ottimale per prevenire i tipici malanni stagionali.

Dove si trova la vitamina D?

Un’alimentazione varia ed equilibrata è sempre un ottimo alleato per mantenere il giusto apporto di vitamine e nutrienti, ma non tutti sanno quali sono i cibi più ricchi di vitamina D. Ecco una tabella degli alimenti con vitamina D:

Tabella degli Alimenti con vitamina D

Alimento:Quantità per 100 gr:
Alimento:Quantità per 100 gr:Pesci grassi (aringhe, sardine, sgombro, pesce spada, salmone, trota) 4,2-17,1 μg
Alimento:Quantità per 100 gr:Crostacei (gamberi) 0,1 μg
Alimento:Quantità per 100 gr:Olio di fegato di merluzzo 250 μg
Alimento:Quantità per 100 gr:Tuorlo d'uovo 5,4 μg
Alimento:Quantità per 100 gr:Latte, formaggi grassi, yogurt intero e latticini 0,1-1,3 μg
Alimento:Quantità per 100 gr:Funghi secchi 3,8 μg
Alimento:Quantità per 100 gr:Cacao e cioccolato 1,9-5,48 μg

  1. Pesci grassi Gli alimenti in assoluto più ricchi di vitamina D sono i pesci grassi, tra cui le aringhe e lo sgombro (4,2 μg e 13,8 μg di Vitamina D), che sono anche un’ottima fonte dei preziosi acidi grassi Omega 3 e, a differenza di pesci di maggiori dimensioni, non contengono dosi pericolose di metalli pesanti. Anche il pesce spada, il salmone e la trota salmonata da allevamento sono valide fonti di vitamina D, con 13,9 e 17,1 e 15,9 μg di vitamina D rispettivamente.
  2. Crostacei Tra i crostacei, i gamberi sono quelli con il maggiore quantitativo di vitamina D (0,1 μg). Semplici da reperire e versatili sono un ottimo ingrediente per gustose ricette.
  3. Olio di pesce L'olio di pesce, in particolare quello di fegato di merluzzo, ha una concentrazione di Vitamina D di 250 μg su 100 grammi, di gran lunga la più elevata nella lista, ed è ricco di Omega 3 e vitamina A. Inoltre agevola l’assorbimento della vitamina D che è infatti liposolubile. Non a caso rientra tra gli ingredienti più gettonati in materia di integratori alimentari.
  4. Tuorlo d’uovo Il tuorlo delle uova contiene 5,4 μg di vitamina D ogni 100 grammi. Anche in questo caso è bene non esagerare perché le uova sono ricche di grassi saturi che portano ad alzare il livello di colesterolo in caso di predisposizione.
  5. Latte e latticini Nel complesso, formaggi grassi, latticini e yogurt si rivelano tutte ottime fonti di vitamina D, in particolare lo yogurt intero, la feta e il latte di capra.
  6. Funghi I funghi secchi rappresentano la fonte vegetale più ricca di vitamina D, contenendone circa 3,8 μg per 100 grammi di prodotto. È proprio la loro esposizione al sole durante l'essiccazione che dà il via ad un processo in cui l’ergosterolo (precursore della vitamina D) viene convertito in vitamina D2.
  7. Cacao e cioccolato Anche il cacao e il cioccolato sono ottime fonti vegetali di vitamina D2. L’ipotesi più accreditata è che la conversione dell’ergosterolo in vitamina D avvenga nel corso del processo di essiccazione delle fave al sole. 100g di cioccolato fondente presentano tra 1,90 e 5,48 μg di vitamina D.

Come integrare la vitamina D con l’alimentazione?

Cosa mangiare quindi per aumentare la Vitamina D? Seguire la dieta mediterranea è sempre una scelta saggia per mantenere una regime alimentare equilibrato e salutare.

Per un apporto ottimale di vitamina D, è consigliato consumare salmone e pesce spada una volta a settimana, assieme a sgombro, aringhe e sardine, anche due volte a settimana. Anche le verdure a foglie scure e larghe sono un’ottima fonte di vitamina D, sebbene ne contengano quantità minime. Realizzare un contorno a base di broccoli, cicoria e cavolo riccio, preferibilmente scottati in padella, o cotti al vapore o crudi è un ottimo modo per integrare vitamina D nella propria dieta. Bollire la verdura a lungo, infatti, comporta la dispersione dei preziosi nutrienti idrosolubili.

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La vitamina D è presente in piccole dosi (microgrammi) negli alimenti che consumiamo. In caso di carenze conclamate, dunque, può essere utile assumere un integratore specifico contenente vitamina D.

Per questo abbiamo creato l'integratore per il sistema immunitario V / Defense, arricchito di vitamina D3 vitashine™.

VitaVi ha formulato appositamente un multivitaminico per rafforzare le difese immunitarie e per prevenire i diversi malanni stagionali, quali raffreddore e influenza che mettono a dura prova lo stato di salute. Per questo ha scelto di arricchirlo di vitamina C, un potente antiossidante contro lo stress ossidativo e i radicali liberi, folato, vitamina B6, zinco e rame, che sinergicamente contribuiscono alla regolare funzione del sistema immunitario.

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Quali sono i cibi ricchi di vitamina D?

Ecco un elenco di 11 alimenti a base di vitamina D:.
Funghi..
Carne di fegato..
Fegato di bovino..
Olio di fegato di merluzzo..
Burro..
Formaggi grassi..
Sgombro..
Tonno..

Qual'è la frutta che contiene più vitamina D?

Non esiste frutta che contenga vitamina D, né, tantomeno esistono verdure con vitamina D..
scarsa esposizione alla luce del sole;.
scarso consumo di pesce grasso;.
sovrappeso e obesità..

In quale verdura si trova la vitamina D?

La vitamina D, sebbene in piccole quantità, si trova soprattutto nelle verdura a foglie larghe e scure e, in particolare, nelle bietole e nella cicoria, ma anche nei broccoli e nel cavolo riccio, noto anche come cavolo nero o kale.

Che sintomi dà la vitamina D bassa?

Quali sono i sintomi del deficit di vitamina D?.
dolore alle ossa;.
dolore alle articolazioni;.
dolori muscolari;.
debolezza muscolare;.
ossa fragili..