Di cosa parlare con la guida spirituale

La testimonianza di Silvio, 23 anni, studente universitario

Un padre spirituale dona le attenzioni e le cure che un genitore riserva a suo figlio, ma le concentra sul piano spirituale. Offre il suo tempo, per te, quando più ne hai bisogno. Sa ascoltare. A lui si può confidare tutto, ci si può fidare ciecamente. Più che dare buoni consigli, aiuta a trovare la verità nel proprio cuore.  Fa in modo di non diventare indispensabile, perché l’obiettivo è insegnare a camminare con le proprie gambe.

È stato lui a consigliarmi gli Esercizi Spirituali. Ne avevo sentito parlare in modo vago e fino a qualche mese fa non avevo mai pensato seriamente di prendervi parte. Volevo fare chiarezza sulla mia vita e dare risposte o conferme ad una serie di domande che mi ponevo da tempo, emerse con forza durante il lockdown. Così mi sono fidato.

Quello che più colpisce in un primo momento è il silenzio, interrotto soltanto nei momenti di preghiera, nelle catechesi e nei colloqui personali con il direttore spirituale. Per il resto del tempo non si parla, per riuscire pian piano a fare silenzio anche nella mente e far emergere le voci, sottili ma potenti, che parlano nella nostra anima.

La preghiera è organizzata in 4 o 5 sessioni al giorno di un’ora ciascuna. Tutto va pensato e preparato in anticipo: il brano su cui pregare, il luogo, l’orario. La preghiera deve essere davvero come un esercizio, che si fa anche quando non si ha voglia o si è stanchi; così si impara a vivere un rapporto di fedeltà con il Signore, di intimità, di dialogo costante. La nostra vita terrena è fatta di tempo: dedicare a Dio e a chiunque le nostre ore e giornate vuol dire dargli la vita!

A volte pare di perderlo questo tempo, perché il silenzio dell’anima è ancora più faticoso da mantenere di quello del corpo e le distrazioni prendono il sopravvento. In altri momenti invece si sente una parola che colpisce, emerge un pensiero, un ricordo, un’intuizione… E in modo sottile e fugace Dio ci parla.

Ci sono stati giorni duri, in cui facevo fatica ad accettare la strada che Dio mi stava facendo prendere.

Ho imparato ad essere più generoso con Lui: gli porgo le domande che mi premono, ma mi metto in ascolto di tutto quello che ha da dirmi. Più sappiamo offrirgli la nostra vita nella sua completezza, maggiori saranno i frutti da raccogliere alla fine.

L’ultimo giorno, quando si è sciolto il silenzio, tutti noi che abbiamo partecipato agli Esercizi siamo esplosi di gioia: i sorrisi, le risate, le parole erano pieni di serenità, di gratitudine, di nuovo coraggio per affrontare il futuro.

Sono partito pieno di dubbi e sono tornato con la conoscenza più profonda dei miei desideri, con la fiducia nell’aiuto del Signore e con la consapevolezza della libertà del mio prossimo, un limite che né io né Dio possiamo superare.

Consiglio questa esperienza a tutti coloro che cercano Dio, che vogliono incontrarlo, che hanno sete di una Sua parola. Quando si ha bisogno è bello avere un amico che ci aiuta, ma i veri amici non aspettano di avere qualche problema per farsi vivi!

Per informazioni sugli Esercizi Spirituali visita il sito del Centro Ignaziano di Spiritualità

Nel corso delle epoche sono stati tanti a ricevere una guida che li ha aiutati a risolvere le difficoltà della vita seguendo l’esempio di persone che rispettavano e che avevano risolto problemi simili. Oggi le condizioni del mondo cambiano così rapidamente che spesso non abbiamo a disposizione un tale corso di azione.

Personalmente gioisco di questa realtà perché crea una condizione in cui noi, per necessità, dipendiamo di più dallo Spirito per essere guidati attraverso le vicissitudini della vita. Siamo perciò condotti a cercare l’ispirazione personale per prendere le decisioni importanti della vita.

Cosa possiamo fare per accrescere la nostra capacità di essere guidati alle decisioni giuste? Quali sono i principi sui quali si basa la comunicazione spirituale? Quali sono le barriere potenziali che si frappongono a detta comunicazione e che dobbiamo evitare?

Il presidente John Taylor scrisse: «Joseph Smith più di quarant’anni fa mi disse: “Fratello Taylor, lei ha ricevuto lo Spirito Santo. Se seguirà i suggerimenti di questo spirito, esso la condurrà alla verità finché, col tempo, diverrà in lei un principio di rivelazione”. Quindi mi disse di non alzarmi mai alla mattina senza essermi inchinato dinanzi al Signore e averGli dedicato me stesso per quel giorno».1

Il Padre celeste sapeva che avremmo affrontato delle prove e ci sarebbe stato richiesto di prendere alcune decisioni, che non avremmo potuto prendere in modo corretto da soli. Il Suo piano di felicità comprendeva la possibilità per noi di ricevere un aiuto durante la nostra vita terrena nelle prove e con le decisioni. Tramite lo Spirito Santo riceveremo questo aiuto come una guida spirituale. È un potere che va al di là delle nostre capacità e che un Padre celeste amorevole vuole che usiamo con regolarità per avere pace e felicità.

Sono convinto che non esista una semplice formula o tecnica che ci permetta immediatamente di essere padroni della capacità di essere guidati dalla voce dello Spirito. Il Padre celeste si aspetta che impariamo a ricevere l’aiuto divino esercitando la fede in Lui e nel Suo Santo Figlio, Gesù Cristo. Se ricevessimo la guida ispirata semplicemente chiedendola, diventeremmo deboli e sempre più dipendenti da Loro, che sanno che raggiungeremo una indispensabile crescita personale se lotteremo per imparare come essere guidati dallo Spirito.

Quello che all’inizio può sembrare un compito gravoso col tempo sarà molto più facile da gestire mentre con costanza ci sforziamo di riconoscere le sensazioni dettate dallo Spirito e cerchiamo di seguirle. Si rafforzerà sempre di più anche la nostra fiducia nel seguire la direzione suggerita dallo Spirito Santo. Posso testimoniare che, quando guidati dallo Spirito, la nostra esperienza e il nostro successo aumentano, la fiducia nelle impressioni che proviamo può diventare più certa della dipendenza da ciò che vediamo o sentiamo.

La spiritualità produce due frutti. Il primo è l’ispirazione per sapere che cosa dobbiamo fare. Il secondo è il potere, o la capacità, di farlo. Queste due capacità si uniscono. Ecco perché Nefi poté dire: «Andrò e farò le cose che il Signore ha comandato».2 Lui conosceva le leggi spirituali sulle quali si basano l’ispirazione e il potere. Sì, Dio risponde alla preghiera e ci indica la direzione spirituale se noi viviamo con obbedienza ed esercitiamo la fede richiesta in Lui.

Desidero ora condividere un episodio che mi ha insegnato un modo per ottenere la guida spirituale. Una domenica partecipai alla riunione del sacerdozio di un ramo di lingua spagnola a Città del Messico. Ricordo chiaramente come un umile dirigente del sacerdozio messicano si sforzava di comunicare le verità del Vangelo usando il testo della lezione. Notai il forte desiderio che aveva di condividere con i membri del suo quorum questi principi che riteneva molto importanti. Riconosceva che avevano un grande valore per i fratelli presenti. I suoi modi evidenziavano l’amore puro del Salvatore e l’amore per le persone a cui stava insegnando.

La sua sincerità, purezza di intenti e amore facevano sì che una forza spirituale riempisse la stanza. Ero profondamente commosso. Poi iniziai a ricevere impressioni personali, come un’estensione dei principi che quell’umile insegnante presentava. Erano personali e si riferivano ai compiti che mi erano stati affidati in quella zona. Erano la risposta ai miei sforzi prolungati e devoti di imparare.

Riportai fedelmente per iscritto ogni impressione che ricevetti. In quel processo ricevetti verità preziose di cui avevo un grande bisogno per essere un servitore del Signore più efficace. I dettagli della comunicazione sono sacri e, come una benedizione patriarcale, erano per il mio beneficio. Mi furono date direzioni specifiche, istruzioni e promesse condizionate che hanno mutato in meglio il corso della mia vita.

In seguito visitai la classe della Scuola Domenicale del nostro rione, dove la lezione era tenuta da un insegnante molto istruito. Quell’esperienza era in stridente contrasto con quella che avevo avuto alla riunione del sacerdozio. Mi sembrava che quelldi proposito scegliesse riferimenti poco noti ed esempi insoliti per illustrare i principi della lezione. Ebbi la chiara impressione che stesse usando quell’occasione di insegnare per stupire la classe con il suo ampio bagaglio di conoscenza. In ogni modo, non sembrava certamente che il suo intento fosse quello di comunicare i principi come aveva fatto quell’umile dirigente del sacerdozio.

In quell’ambiente, di nuovo forti impressioni iniziarono a riversarsi su di me. Le scrissi. Il messaggio comprendeva un consiglio specifico su come diventare uno strumento più efficace nelle mani del Signore. Ricevetti una tale effusione di impressioni così personali che sentii che non era opportuno scriverle nella classe dove si stava tenendo la Scuola Domenicale. Cercai un luogo più privato dove continuai a scrivere più fedelmente possibile i sentimenti che mi affluivano alla mente e nel cuore. Dopo che ciascuna di quelle possenti impressioni fu messa per iscritto, meditavo sulle sensazioni che avevo ricevuto per stabilire se le avevo espresse esattamente. Il risultato fu che feci solo piccole modifiche a quanto avevo scritto. Quindi ne studiai il significato e l’applicazione nella mia vita personale.

In seguito pregai, rivedendo con il Signore quello che pensavo mi fosse stato insegnato dallo Spirito. Quando mi pervenne un sentimento di pace, Lo ringraziai per la guida che mi aveva dato. Fui quindi spinto a chiedere: «C’è ancora qualcosa in più che dovrei ricevere?» Ebbi altre impressioni e ripetei il processo di scriverle, meditare e pregare per avere una conferma. Di nuovo fui spinto a chiedere: «C’è qualcos’altro che dovrei sapere?» E c’era. Quando quell’ultima e più sacra esperienza si concluse, avevo ricevuto alcune delle indicazioni più preziose, specifiche e personali che una persona può sperare di ottenere in questa vita. Se non avessi risposto alle prime impressioni e non le avessi scritte, non avrei ricevuto l’ultima guida, la più preziosa.

Ciò che vi ho descritto non è un episodio isolato. Racchiude molti principi veri che riguardano la comunicazione dal Signore ai Suoi figli qua sulla terra. Ritengo che potreste non udire anche la più preziosa e personale guida dello Spirito, se non siete sensibili, mettete per iscritto e applicate i primi suggerimenti che vi pervengono.

Le impressioni dello Spirito possono arrivare in risposta a una preghiera urgente o non richieste quando ce n’è bisogno. Talvolta il Signore ci rivela la verità quando in realtà non la stiamo cercando, come quando siamo in pericolo e non lo sappiamo. Il Signore però non ci obbliga a imparare. Dobbiamo esercitare il libero arbitrio per autorizzare lo Spirito a insegnarci. Se ne faremo un’abitudine, saremo più ricettivi ai sentimenti che pervengono assieme alla guida spirituale. Allora, quando la guida arriverà, talvolta quando meno ce lo aspettiamo, la riconosceremo con maggiore facilità.

L’influenza ispiratrice dello Spirito Santo può essere sopraffatta o mascherata dalle emozioni forti, quali ira, odio, passione, timore o orgoglio. Quando influenze simili sono presenti, è come cercare di preservare il delicato sapore di un chicco d’uva mentre mangiamo un peperoncino. Entrambi i gusti sono presenti, ma uno sovrasta l’altro completamente. Allo stesso modo le emozioni forti dominano i suggerimenti delicati dello Spirito Santo.

Il peccato dà assuefazione; è autodegenerativo, conduce ad altri tipi di corruzione, indebolisce la spiritualità, la coscienza e la ragione; nasconde la realtà; è contagioso e distruttivo per la mente, il corpo e lo spirito. Il peccato è spiritualmente corrosivo. Lasciato libero logora tutto. È vinto dal pentimento e dalla rettitudine.

Desidero darvi un avvertimento. Satana è estremamente bravo a ostacolare la comunicazione spirituale inducendo le persone, tramite la tentazione, a violare le leggi sulle quali si fonda la comunicazione spirituale. Riesce persino a convincere alcune persone che non sono in grado di ricevere tale guida dal Signore.

Per limitare la capacità individuale di essere guidati dallo Spirito, è diventato un maestro nell’uso del potere assuefatore della pornografia. L’assalto della pornografia in tutte le sue forme perverse, corrosive e distruttive ha provocato angosce incalcolabili, sofferenza, crepacuore e ha distrutto matrimoni. È una delle influenze più dannose sulla terra. Che sia attraverso la carta stampata, i film, la televisione, canzoni oscene, volgarità telefoniche o schermate guizzanti sullo schermo del computer personale, la pornografia crea una dipendenza opprimente ed è gravemente dannosa. Questo strumento potente di Lucifero degrada la mente, il cuore e l’anima di chiunque ne faccia uso. Tutti coloro che sono presi in questa rete seducente e provocante e poi ne rimangono intrappolati, diventano dipendenti da questa influenza immorale e distruttiva. Molti non possono superare questa dipendenza senza un aiuto. Conosciamo bene questo schema tragico: inizia con la curiosità che è alimentata dalla stimolazione e che è giustificata dalla falsa premessa che fintanto che rimane una questione privata, non fa male a nessun altro. Per coloro che sono cullati da questa menzogna, la sperimentazione va più in profondità, con stimolazioni più potenti, sino a quando la rete si chiude e un’abitudine tremendamente immorale e che dà assuefazione esercita il suo controllo perverso.

Prendere parte alla pornografia in qualsiasi sua forma rivoltante è una manifestazione d’egoismo sfrenato. Come può un uomo, soprattutto un detentore del sacerdozio, non pensare ai danni emotivi e spirituali provocati alle donne, soprattutto alla moglie, da questa attività ripugnante?

Bene dichiarò l’ispirato Nefi: «E [il diavolo] altri ne pacificherà, cullandoli in una sicurezza carnale… e così… inganna la loro anima e li conduce via con cura giù in inferno».3

Se siete prigionieri della pornografia, prendetevi l’impegno di uscirne ora. Cercate un posto tranquillo; pregate urgentemente per ottenere aiuto. Siate pazienti e obbedienti. Non arrendetevi.

Genitori, siate consapevoli che la dipendenza dalla pornografia nei giovani può iniziare molto presto. Mettete in atto azioni preventive per evitare una simile tragedia. Presidenti di palo e vescovi, mettete in guardia contro questo male. Invitate tutti coloro che pensate si trovino in questa trappola a venire da voi per un aiuto.

Una persona con principi ben saldi e che si è impegnata a osservarli sempre, non viene fuorviata con facilità. Chi prova una sempre maggiore repulsione per il peccato grave ed esercita l’autocontrollo senza alcuna influenza da parte di altre persone dimostra carattere. Il pentimento sarà più efficace per questa persona. Un sentimento di rimorso dopo un errore è un terreno fertile dove il pentimento può fiorire.

Abbiate pazienza nel perfezionare la vostra capacità di essere guidati dallo Spirito. Con un allenamento attento, grazie all’applicazione di principi corretti, e la sensibilità ai sentimenti che giungono, riceverete la guida spirituale. Attesto che il Signore può parlare alla mente e al cuore attraverso lo Spirito Santo. Talvolta le impressioni sono solo sentimenti generici. Talvolta il suggerimento giunge in modo così chiaro e inconfondibile che può essere messo per iscritto, come un dettato spirituale.4

Rendo la mia testimonianza solenne che quando pregate con tutto il fervore della vostra anima, con umiltà e gratitudine, potete imparare a essere costantemente guidati dallo Spirito Santo in ogni aspetto della vita. Ho avuto la conferma della veridicità di questo principio tramite le prove e le difficoltà della mia vita. Testimonio che potete imparare personalmente i principi che portano a essere guidati dallo Spirito, ed essere padroni. In questo modo il Salvatore può guidarvi per risolvere le prove della vita e per godere grande pace e felicità. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Come trovare il proprio spirito guida?

Il modo più semplice per riconoscere gli Spiriti Guida è attraverso la nostra consapevolezza e il nostro intuito (evitando di dare ascolto alle paure, perché quello non è intuito ma solo una ferita che l'ego tenta di manipolare).

Come deve essere un padre spirituale?

Il padre spirituale è un aiuto: il suo compito non è imporsi, ma consigliare e sostenere, ispirando coraggio e ravvivando la fiducia e la gioia di credere.

Come si trova il padre spirituale?

SALUSANIMARUM.org è una piattaforma di “assistenza spirituale” online per mettere in contatto fedeli e sacerdoti cattolici. I colloqui avvengono all'interno di una “stanza virtuale” di facile e immediato utilizzo alla quale accedono da remoto il sacerdote e il fedele.

Come si chiama la guida religiosa?

Il termine imàm (pronuncia imàm, dall'arabo إمام, imām, che fa riferimento a una radice lessicale che indica lo "stare davanti" e, quindi, "essere guida"; adattamento italiano: imano), può indicare tanto una preclara guida morale o spirituale (ed è questo l'uso che per lo più se ne fa in ambiente politico) quanto un ...